L’esplorazione spaziale rappresenta una delle frontiere più affascinanti e impegnative della scienza moderna. Tuttavia, il viaggio nello spazio espone gli astronauti a un ambiente unico e ostile: la microgravità. Questo particolare stato, caratterizzato dalla quasi totale assenza di peso, comporta notevoli sfide per la salute umana. È quindi fondamentale identificare indicatori biologici che possano predire la capacità di resistenza degli astronauti agli stress della microgravità.
La revisione narrativa condotta dal Dott. Minoretti e colleghi si propone di esplorare questi potenziali biomarcatori, al fine di ottimizzare la selezione degli astronauti e sviluppare contromisure personalizzate per preservare la loro salute durante le missioni spaziali.
Vengono esamitati i principali rischi per la salute associati alla microgravità ed esplorati potenziali biomarcatori indicativi di resilienza. I biomarcatori in valutazione rappresentano un ampio spettro di domini fisiologici, tra cui sistemi muscoloscheletrico, neurologico, immunologico, gastrointestinale, cardiovascolare e cutaneo. Analoghi terrestri della microgravità, come l’immersione a secco e il riposo a letto con inclinazione della testa verso il basso, possono offrire piattaforme preziose per validare i biomarcatori candidati. Tuttavia, la sensibilità e la specificità dei biomarcatori devono essere ulteriormente valutate per garantirne l’efficacia e l’affidabilità. Stabilire un pannello di biomarcatori predittivi della resilienza ai rischi per la salute indotti dalla microgravità migliorerebbe significativamente la salute degli astronauti e il successo delle missioni, specialmente per le esplorazioni di lunga durata. Le conoscenze acquisite potrebbero inoltre tradursi in benefici per condizioni di salute sulla Terra caratterizzate da ridotta attività fisica e carico meccanico.
Il lavoro del Dott. Minoretti e dei suoi colleghi rappresenta un passo fondamentale verso una migliore comprensione di come il corpo umano risponde alle condizioni estreme dello spazio.
Per saperne di più: Potential Biomarkers of Resilience to Microgravity Hazards in Astronauts