Il 2024 rappresenta un anno particolarmente significativo per la Guardia di Finanza (GdF), che celebra i 250 anni dalla fondazione del Corpo e, contemporaneamente, i 70 anni dall’istituzione del Servizio Aereo. Un doppio traguardo che sottolinea la lunga tradizione e l’evoluzione tecnologica di questa forza di polizia italiana.
Le origini del Servizio Aereo
Il Servizio Aereo della Guardia di Finanza nacque con l’utilizzo di osservatori a bordo di velivoli Beech C-45, in collaborazione con equipaggi dell’Aeronautica Militare. Successivamente, la GdF iniziò a operare autonomamente grazie a 48 elicotteri AB47 di diverse versioni. Negli anni ’70, l’arrivo di 73 elicotteri NH-500, alcuni dei quali ancora in servizio, segnò un passo avanti nell’efficienza operativa.
Nel 1984, l’introduzione dell’elicottero A109-AII consentì operazioni notturne, mentre nel 1993 vennero aggiunti 22 elicotteri AB-412. Anche il comparto ad ala fissa si sviluppò significativamente con l’arrivo di dodici Piaggio P.166 DL3 (otto dei quali successivamente aggiornati alla versione DP1), quattro ATR 42 MP e due Piaggio P.180.
Il ruolo del Comando Operativo Aeronavale (COAN)
Il Comando Operativo Aeronavale (COAN), situato a Pratica di Mare, nei pressi di Roma, svolge un ruolo cruciale nel contrasto ai traffici illeciti in alto mare. Sotto la guida del generale Minuto, il COAN coordina le risorse aeree e navali della Guardia di Finanza, utilizzando sistemi di missione all’avanguardia dotati di sensori elettro-ottici, iperspettrali e termici, oltre a sistemi di comunicazione satellitare.
Le unità operative includono pattugliatori navali offshore e elicotteri AW139, che collaborano con i Gruppi Aeronavali di Taranto, Cagliari e Messina, insieme agli aerei del Gruppo di Esplorazione Aeromarittima. Il COAN partecipa a missioni di prevenzione nel Mediterraneo allargato, anche nell’ambito delle operazioni Frontex, combattendo traffici illeciti di stupefacenti, idrocarburi, tabacco e contrastando l’immigrazione clandestina.
Innovazioni tecnologiche e nuovi mezzi
Negli ultimi anni, il Servizio Aereo della Guardia di Finanza ha subito una radicale trasformazione grazie all’introduzione di tecnologie avanzate e nuovi mezzi. L’arrivo degli ATR 42 e, più recentemente, degli AW139, AW169 e ATR 72 ha potenziato la capacità operativa del Corpo.
Nel 2019 sono stati acquisiti i PH-139D e UH-169A, seguiti nel 2023 dal primo AW169M FOC, dotato di carrello a pattino. Questi elicotteri, insieme al Centro di Simulazione di Pratica di Mare, rappresentano il futuro della componente aerea della GdF. Il Centro di Simulazione è dotato di cabine che riproducono gli interni degli ATR 72, AW139 e AW169, permettendo l’addestramento su scenari realistici. Include anche un ponte di nave e una cabina per l’addestramento all’uso del verricello.
Sensori e sistemi di bordo
Gli AW169M integrano una piattaforma di missione comune chiamata ATOS RW, che gestisce tutti i sensori installati, tra cui:
- Radar Selex Gabbiano TS-20N;
- Torretta LEOSS con telecamera diurna e infrarossi;
- Faro Trakkabeam A800;
- Sistema Videolink D-ATKS HD per la trasmissione in tempo reale di immagini;
- Sistema IMSI Catcher per la ricerca di numeri telefonici;
- Sistema ITRES per la mappatura del terreno.
Anche gli ATR 72MP, utilizzati dal Gruppo di Esplorazione Aeromarittima, rappresentano una risorsa strategica per le missioni di esplorazione a lungo raggio. I quattro velivoli, tutti aggiornati alla configurazione P-72B, offrono una capacità operativa avanzata.
Un futuro di eccellenza operativa
Con 70 anni di esperienza nel Servizio Aereo e 250 anni di storia, la Guardia di Finanza continua a distinguersi come una forza poliedrica e tecnologicamente avanzata, al servizio della legalità. L’evoluzione dei mezzi e delle strategie dimostra l’impegno costante del Corpo nell’affrontare le sfide del presente e del futuro, garantendo la sicurezza economica e territoriale dell’Italia.