Il giovane che decide di intraprendere la carriera di pilota si trova davanti importanti prove da superare: la scelta della scuola tra la grande offerta di aero club, scuole volo, accademie del volo, in Italia e all’estero; il tipo di percorso da intraprendere tra quello integrato e quello a moduli; il costo che è molto alto e variabile e al quale un giovane potrà far fronte solo con l’aiuto dei genitori o con le forme di finanziamento offerte da molte scuole in collaborazione con istituti bancari; una buona conoscenza della lingua inglese.
Una volta presa la decisione e prima di iniziare il corso un altro scoglio da superare e che può incutere timore è la visita medica per l’idoneità psico-fisica a pilotaggio e volo.
Già qualsiasi visita o esame medico ci mette in apprensione, sia che si tratti di un controllo di routine (mi troveranno qualcosa?) sia che si tratti di un accertamento per qualche patologia, ma in questo caso la visita medica di idoneità al pilotaggio aggiunge l’apprensione di una sentenza che confermerà o meno la possibilità di intraprendere una carriera che magari si sogna da tutta la vita.
Ma in cosa consiste una visita medica per l’idoneità psico-fisica a pilotaggio e volo e cosa ci si deve aspettare da questo controllo?
La visita medica per l’idoneità psico-fisica al volo: come funziona
Questa particolare visita medica si può dividere in tre momenti:
- Innanzitutto è prevista la somministrazione, anche tramite piattaforma on-line, quindi prima di incontrare di persona l’esaminatore, di un questionario anamnestico di oltre 200 domande, finalizzato ad indagare ogni ambito della salute psico-fisica del pilota. Le risposte vengono poi confermate direttamente all’esaminatore, il quale si preoccupa previa acquisizione delle firme sulle autorizzazioni di legge (privacy, consenso alla visita, etc.), di inserire tutti i dati del questionario anamnestico sul portale di EASA/ENAC.
- Segue la fase della obiettività clinica o visita medica in senso stretto (ispezione, auscultazione, etc.) e delle indagini strumentali (elettrocardiogramma, audiometria, etc.), come da check-list individualmente predisposta dal suddetto portale secondo normativa EASA, che stabilisce la periodicità degli accertamenti in funzione dell’età anagrafica del pilota e di eventuali suoi precedenti sanitari di rilievo.
- Vi è quindi l’ultima fase, decisoria, nella quale l’esaminatore emette e comunica giudizio di piena idoneità, di non idoneità o di idoneità con determinate prescrizioni (es. pilotaggio con lenti correttive, con apparecchi acustici, etc.) o limitazioni (es. durata ridotta della certificazione di idoneità, volo solo di giorno, volo senza passeggeri, etc.).
Circa la durata della visita medica, dipende dal numero e dal tipo di accertamenti strumentali e può variare dai 20 minuti a qualche ora nel caso di rilascio della prima certificazione medica di Classe 1 presso un Centro AreoMedico dell’Aeronautica Militare. Circa il costo, presso le strutture private varia da 150 a 250 euro, oltre ad accertamenti strumentali e salvo convenzioni.
Il pilota sa che la visita medica per la certificazione di pilotaggio è un evento periodico annuale destinato ad accompagnarlo tutta la vita lavorativa, con una maggiore frequenza all’aumentare degli anni (dopo i 60 anni la periodicità è semestrale se non inferiore). Se è giudicato non idoneo al pilotaggio, o idoneo con determinate prescrizioni o limitazioni (es. obbligo del copilota qualificato, volo solo di giorno, etc.), tale determinazione potrebbe avere importanti ripercussioni e conseguenze in ambito lavorativo.
Per evitare di incorrere in errori, il medico preposto può definire il proprio giudizio in più sedute, integrando di propria iniziativa il fascicolo con ulteriori accertamenti strumentali o visite specialistiche al fine di meglio indagare l’eventuale problema di salute psico-fisica alla sua attenzione.
Secondariamente, l’Aeromedical Section di ENAC è punto di riferimento, non solo sul panorama italiano, e dà costantemente qualificato supporto nei casi più impegnativi. In determinati casi specifici (cardiopatie strutturali, aritmie cardiache, malattie psichiatriche, malattie tumorali, disturbi tromboembolici, etc.) è espressamente previsto il deferimento a loro del caso e solo a loro spetta l’ultima parola.
Che cosa viene valutato durante un esame per l’idoneità psicofisica al volo?
Fino a non molti anni fa la valutazione della idoneità psico-fisica a pilotaggio e volo era basata fondamentalmente sulla totale assenza, anche nella propria storia personale, di menomazioni fisiche con conseguenze funzionali e sul possesso di determinati requisiti sensoriali (vista e udito). Eravamo nell’epoca del volo non strumentale, o poco strumentale, i requisiti psico-fisici del pilota dovevano essere i più elevati ed erano quindi molto restrittivi.
Ad esempio, chi si era sottoposto a chirurgia refrattiva per difetti, anche molto lievi, della vista era comunque giudicato a priori non idoneo. Ora il volo è strumentale e, per più ragioni, compresa l’età media del personale di volo, i requisiti sono stati negli anni rivisti. Nei prossimi anni due ambiti, molto interconnessi tra di loro, impegnano ed impegneranno particolarmente gli esaminatori e i medici specialistici di tutto il mondo sia in termini di ricerca che di attività valutativa quotidiana: la salute mentale e le dipendenze, nell’accezione più ampia del termine.
Visita medica per l’idoneità psico-fisica al volo: a chi rivolgersi
Le funzioni certificative per l’idoneità psico-fisica a pilotaggio e volo sono attribuite, ai sensi della vigente normativa EASA, esclusivamente a due soli organi sanitari: i Centri AeroMedici dell’Aeronautica Militare, tre su tutto il territorio nazionale, e un numero molto ristretto di medici singoli, che al termine di un iter di accreditamento sono autorizzati da ENAC/EASA a certificare per determinate classi di pilotaggio e volo. Queste figure professionali sono quindi accreditate come Esaminatore AereoMedico (AME) e si occupano del rilascio del certificato di idoneità.
Purtroppo, in Italia questa categoria professionale si riduce ad un numero molto ristretto di medici: in Regione Lombardia per esempio sono solo 4. Questo perché il procedimento per diventare Esaminatore AeroMedico è lungo e impegnativo: i corsi avanzati di medicina aeronautica vengono svolti solo all’estero, con una certa selezione all’ingresso e alle prove finali. Inoltre è necessario garantire costantemente un’elevata professionalità.
Certificazione medica per il rinnovo della classe 1: che cos’è
È la certificazione medica che consente l’esercizio di attività professionali di volo. Se escludiamo l’equivalente certificazione militare, con requisiti psico-fisici in larga misura sovrapponibili, e le certificazioni mediche per i voli nello spazio, non ancora normate dato che quei voli hanno carattere ancora sperimentale, possiamo certamente affermare che la certificazione medica di Classe 1 è la più completa e restrittiva certificazione dello stato di salute psico-fisica ad oggi prevista nell’ambito EASA e, più in generale, di ogni altra certificazione medica ad esempio sportiva, e di ogni altra autorità di pilotaggio e di volo, per esempio la FAA.
Cause più comuni di mancato ottenimento dell’idoneità
Trattasi di un numero abbastanza limitato di persone, nell’ordine di qualche decina l’anno, ragionevolmente desumibile dal numero di appelli proposti avverso il giudizio di non idoneità.
Maggiore è il numero di idoneità con prescrizione e limitazioni, dal pilotaggio con lenti correttive, caso frequente, a limitazioni di durata della certificazione medica, con impegno a presentare al successivo rinnovo i referti di determinate visite specialistiche o di accertamenti strumentali integrativi.
La non idoneità varia molto dall’età del pilota o aspirante tale. Alla prima visita è più frequente la diagnosi, così detta incidentale, di qualche patologia ignota, spesso presente dalla nascita (deficit uditivo, deficit visivo, aritmia cardiaca anche benigna, dismorfismi, etc.). Alla prima visita una delle cause sempre più frequenti di non idoneità è di natura psichica, dalla valutazione dei test specifici ai quali sono sottoposti gli aspiranti piloti.
Con il passare degli anni si può essere giudicati più frequentemente non idonei per lo sviluppo di determinate patologie, assenti in più giovane età. Diversi AME sono particolarmente critici verso il pilota fumatore o iperteso o dislipidemico o sovrappeso, condizioni frequenti che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari.
Bisogna comunque ricordare che le determinazioni di inidoneità non sono definitive ed irrevocabili, ma che esiste uno specifico organo ministeriale di appello in via gerarchica, in composizione collegiale, al quale il pilota può rivolgersi avverso la decisione assunta.
Altre visite mediche obbligatorie per aspiranti piloti e piloti di aereo
Il pilota è soggetto alle visite mediche per la sorveglianza sanitaria ex D.L.vo 81/08 e ss.mm.ii. come qualsiasi altro lavoratore esposto a determinati rischi: qui l’obiettivo è tutelare la salute psico-fisica del pilota come lavoratore. Aggiuntivamente, se esposto a radiazioni ionizzanti cosmiche, come tutto il personale di volo commerciale, il pilota è da sottoporre alla specifica sorveglianza sanitaria aggiuntiva ex D.L.vo 101/20, con proprie visite e propri accertamenti (es. controllo del cristallino).
C’è una convergenza di intenti da parte delle autorità di vigilanza ma anche delle aziende e compagnie di volo, nel far coincidere tali visite mediche con la vista EASA/ENAC in un’unica occasione, presso la medesima struttura sanitaria, come avviene praticamente ovunque all’estero.
In questo video, il Dottor Minoretti, Esaminatore AeroMedico di Classe 1/2/3/LAPL/CC/PARA per EASA/ENAC, ci parla in modo più approfondito delle visite mediche obbligatorie per il personale di volo.
Come superare la visita medica per l’idoneità psico-fisica al volo: consigli utili
Se nella propria storia personale c’è qualche problema, di qualsiasi genere e non necessariamente grave, è consigliabile eseguire prima un approfondimento diagnostico e presentarsi con documentazione completa ed esauriente. In diverse nazioni dello spazio EASA alcuni medici delle compagnie di volo ed alcuni AME svolgono un’importante attività iniziale, iperspecialistica, di valutazione dell’aspirante pilota con un primo esame della documentazione sanitaria, al fine di assisterlo da subito fino al rilascio della certificazione medica di Classe 1. Questo modello è vincente che si spera venga presto reso disponibile
anche in Italia, per affrontare la selezione psico-fisica con maggiore tranquillità.