L’Unione Europea si prepara a rivoluzionare il sistema delle patenti di guida.
La proposta di riforma, attualmente in fase avanzata, punta a uniformare le regole nei Paesi membri, promuovendo sicurezza stradale, sostenibilità e digitalizzazione.
Patente di guida digitale: più accessibile e smart
Una delle novità più attese è l’introduzione della patente di guida digitale, disponibile tramite app ufficiale e valida in tutta l’Unione Europea.
L’obiettivo è semplificare i controlli, soprattutto durante gli spostamenti internazionali.
Il formato cartaceo resterà disponibile su richiesta, ma il futuro è chiaramente orientato verso una gestione digitale, più comoda e meno burocratica.
Formazione più pratica e attenta alla sicurezza
Il nuovo modello formativo si concentra su una preparazione più realistica, mirata a gestire situazioni critiche nella guida quotidiana.
Particolare attenzione sarà dedicata alla protezione degli utenti più vulnerabili, come pedoni e ciclisti.
I futuri conducenti dovranno dimostrare di saper affrontare:
- l’uso sicuro dello smartphone alla guida;
- i pericoli legati agli angoli ciechi e all’apertura delle portiere;
- il corretto utilizzo dei sistemi di assistenza alla guida;
- la guida su neve, ghiaccio o fondi stradali scivolosi.
L’obiettivo è chiaro: formare automobilisti più consapevoli, in grado di utilizzare in modo corretto le tecnologie presenti nei veicoli moderni.
Patente a 17 anni con guida accompagnata
La riforma prevede che i giovani possano iniziare a guidare già a 17 anni, ma solo con un accompagnatore adulto qualificato. A 18 anni scatta un periodo di prova di almeno due anni, con regole più rigide e tolleranza zero per infrazioni gravi.
Durante questo periodo, violazioni come guida sotto effetto di alcol o droghe, mancato uso delle cinture o dei sistemi di ritenuta per bambini, saranno sanzionate con particolare severità.
Validità, rinnovi e controlli medici
Le nuove patenti avranno una validità standard di:
- 15 anni per auto e moto (categorie A e B), con possibilità di ridurre a 10 anni se usata anche come documento d’identità;
- 5 anni per camion e autobus (categorie C e D).
Per i conducenti over 65, i singoli Stati potranno ridurre la durata del documento, introducendo controlli medici più frequenti.
Prima del rilascio della prima patente sarà obbligatorio un esame medico completo, comprensivo di vista e sistema cardiovascolare.
Per i rinnovi, i Paesi potranno scegliere tra:
- visita medica periodica;
- modulo di autovalutazione;
- altre misure alternative previste dalla normativa nazionale.
Infrazioni all’estero? Conseguenze anche in Italia
La riforma introduce un sistema europeo coordinato per le sanzioni. Le infrazioni gravi commesse in un altro Stato membro, come eccesso di velocità o guida in stato di ebbrezza, potranno comportare la sospensione o la revoca della patente anche nel Paese di residenza.
Un cambiamento pensato per rafforzare la sicurezza stradale e impedire ai trasgressori di sfuggire alle sanzioni cambiando semplicemente Paese.
Una guida più sostenibile e responsabile
Il nuovo percorso formativo includerà anche moduli dedicati all’impatto ambientale della guida, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.
Gli aspiranti conducenti dovranno conoscere:
- le basi della guida ecologica;
- l’uso consapevole dei veicoli elettrici;
- le buone pratiche per ridurre consumi e emissioni.
Un cambio di mentalità, non solo di normativa
La riforma della patente UE non è solo un aggiornamento legislativo: rappresenta un cambio culturale.
Si punta a formare cittadini europei più preparati, più rispettosi delle regole e dell’ambiente, capaci di affrontare le sfide della mobilità moderna.
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